sabato 18 giugno 2011

"L'ultimo terrestre" - quarta settimana di riprese



Settimana dal 23 al 28 maggio



E anche questo film se ne è andato.
Adesso prenderà la strada della post produzione, lasciando al pubblico, alla critica e alle sale l'ultima parola.

E' stata una settimana impegnativa, fatta di tanti spostamenti, voli aerei, riprese in notturna, scene complesse, caldo e file in autostrada.
La parola d'ordine sul set - non solo in riferimento a questa settimana - è "agevoliamo"; impressa anche sulle magliette del film.

Schnaps”, “Bumblebee” e “Nuvola” sono stati fortissimi; puntuali e attenti come sempre, nonostante la difficoltà oggettiva di alcune scene.
“Schnaps”, in particolare, è stato davvero all'altezza in un'occasione che potrei definire “limite” anche per un attore a due zampe.

La cosa che mi ha fatto pensare dopo aver girato quelle sequenze – commuovendomi - è stato il suo coraggio, unito alla fiducia incondizionata nei miei confronti: doti che non si costruiscono con i bocconcini premio, ma con il tempo, l'impegno, la personalità e l'amore.
Riguardando con calma il girato attraverso i monitor di regia, mi sono venuti in mente gli scritti dei “cinofilofosi” e la differenza che sussiste tra il Popolo Del Cinema – coloro che lo fanno - e i fantocci mediatici: mamma mia...che abisso.
E' una vera fortuna far parte di quelli che lo fanno...amandolo profondamente in ogni sua sfaccettatura.
Una volta, durante la pausa pranzo, è saltato fuori il discorso sul "sor Giulio", ma alla fine gli hanno conferito il diploma di “buffone cum laude”: una piccola soddisfazione personale; forse la prima di una lunga serie.

I primi due giorni della settimana abbiamo girato a pochi metri da quelli che erano gli studios della gloriosa “Cosmopolitan” di Carlo Ponti.
Da lì sono passati i grandi. Totò, Macario, Sordi, Gassman e tanti altri.
Pochi passi più in là, a testimonianza di quei tempi, c'è ancora la villa di Sofia Loren.

Lì cominciò la passione di mio padre per il cinema, la quale mi è stata trasmessa insieme al suo caratteraccio.
Quando era piccolo sgattaiolava sotto una rete per assistere clandestinamente alle riprese dei film fino a che il guardiano degli studi cinematografici non lo pizzicava, ma in quel caso poteva contare su un suo compagno di scuola, figlio di una persona che lavorava lì.
Quel compagno di scuola è diventato uno dei più grandi truccatori del cinema italiano del 900.
Degli “Studi Tirrenia” - come venivano chiamati – c'è rimasto poco; ci stanno costruendo un residence per turisti e un campo da golf.




Il film è finito!” Esclama il regista sotto uno scroscio di applausi, e mi mancherà molto questo gruppo di lavoro così affiatato.
Con qualcuno avevo già lavorato in passato, con qualcun altro lavorerò di nuovo.

Fa sempre una certa impressione il ciack che viene riposto nella custodia e messo per ultimo sul camion della produzione prima della partenza.
E' come un libro che si chiude e che resterà nel ricordo; così come resterà nell'intimità dei presenti la festa di fine riprese.

Le voci, i suoni, le luci: tutto si spenge lasciando un senso di vuoto e qualche lacrima sulle guance di chi era con noi.
Sarà un bel film, di questo ne sono convinto.
Schnaps ed io ci rimettiamo in viaggio per il prossimo set ed una nuova vita.
“Nuvola” e “Bumblebee” torneranno alla loro quotidianità; almeno per un po'.

In questa settimana, bellissima e turbolenta, è arrivata però anche un'altra soddisfazione: “Mina”; una border collie di 60 giorni che porterà avanti la discendenza del mio Schnaps emulandone al contempo – spero – le gesta.
L'ho portata sul set de “L'ultimo terrestre” per fare da mascotte e annusare un'aria che sarà per lei sempre più familiare.



Nei prossimi giorni girerò un documentario sui i lupi, ma questa è un'altra storia.
Penso che il blog sia un ottimo diario di bordo per raccontare certe esperienze che devono – a mio avviso - appartenere a tutti.
Bell'idea Gipi; davvero bella idea”!

PS: averei voluto lavorare nello spot del Crodino e condurre sul set il gorilla, ma nella vita non si può avere tutto (smile).

La canzone di oggi è “After all” di Al Jarreau.

"L'ultimo terrestre" - terza settimana di riprese


Settimana dal 16 al 21 maggio



Ben arrivati! Che bello questo cane! Ma...scusi: in televisione sembra più grande e con il pelo lungo”.

Guardo Schnaps, e lui – a sua volta – mi lancia uno sguardo di rimando che sembra dire:-”Tutti uguali questi umani...

E' una frase classica quella che ormai Schanps ed io ci sentiamo dire in ogni albergo o agriturismo che incontriamo.
Questa volta il proprietario, in verità, è un amico di vecchia data che ci ha ospitato per l'occasione.
L'ultima volta che vide il cane era ancora un cucciolo di pochi mesi.
Lo perdoniamo.
Prima di arrivare sul set mi ero fatto un giretto: Madrid, Lugano e poi qui.
Adesso ho le idee più chiare sul mio futuro.
Finito questo film parte un documentario sui lupi e poi l'estero; una nuova casa.

Molte riprese in notturna in questi caldi giorni estivi; alieni che spuntano da una parte e dall'altra provenienti dai camerini degli effetti speciali.
Uno degli ultimi grandi attori sempre con me.
Si impara molto dai giganti del “cinema che fu”, ma anche dal resto della troupe, incantati come me a vedere le sue mirabili performance.

Si gira in una vecchia fattoria con mucche, capre e galline: una location irresistibile per Schnaps che vorrebbe radunarle tutte.
Tra un ciack e l'altro ci dedichiamo allo sheepdog, disciplina in cui ogni border è un insuperabile maestro. Serve da relax per entrambi.

Sul set arrivano notizie gravi dal fronte della tutela dei lupi: cadono come mosche al ritmo di uno/due alla settimana.
Una vera e propria guerra tra loro e l'uomo che li riporterà all'estinzione.
Da quando ho sciolto WolfEmergency la presenza degli attivisti sui territori sensibili si è ridotta del 90% e chi ha contribuito allo smantellamento dell'unica forza italiana animalista di tutela specifica del lupo non si prende alcuna responsabilità, limitandosi a chiacchierare in internet...nei momenti liberi...senza alcun impegno.
Il modo più sottile di contribuire alla strage; un modo che non lascia tracce. Forse quello più vergognoso.
Mi tornano in mente le battaglie vinte, Montecitorio, i cortei, i legami con le altre associazioni o movimenti animalisti, ma rieccheggiano troppo lontane. Il problema è ora; ieri è passato. Domani sarà peggio.

Schnaps gioca con tutta la troupe; salta da un camion all'altro con il suo legnetto in cerca del primo gruppista che gli dia un po' di spago.
Lo guardo commosso. E' veramente il mio braccio destro nella vita e nel lavoro.
Sempre attento, sempre in cerca di qualcosa da fare con me. La mia ombra.

Sarà un gran film. Ne siamo convinti entrambi.
Ci aspetta una settimana durissima di lavoro, ma anche l'ultima su questo set.
Ci sarà anche la partita di calcetto contro gli attrezzisti e i macchinisti del film di Virzì che gira a pochi chilometri da qui.
Un modo come un altro per passare la serata quando non si è di scena.
Metterò Schnaps in porta.
All'andata finì in pareggio e ci rimarrei male se una delle due squadre dovesse vincere.

Mentre ero sul set è uscito il nuovo video di Francesco Tricarico "Una selva oscura", in cui ho condotto una splendida femmina di pitone reale.
L'ho visto solo oggi: bel lavoro.

Ascolto una canzone scritta da un vecchio amico. E' bellissima, e fa da sfondo al mio prossimo viaggio sul set.
“Certe cose si fanno”; canta Mina.
La sua voce mi culla durante la trasferta.
Si riparte.

"L'ultimo terrestre" seconda settimana di riprese


Settimana dal 9 al 14 maggio
L'idea di scrivere in un blog le impressioni dal set non è mia, ma del regista.

Diciamo che questo, però, potrebbe essere il “punto di vista animale” e, per la seconda settimana, verrebbe da dire:-“Miaooooooooooooo”.

Nuvola”, una gattina bianca di sessanta giorni protagonista felino insieme a “Bumblebee”, si è messa a giocare per tutto il periodo di riprese con la troupe incuriosita.
Ad ogni ciack un'espressione, un'emozione diversa; anche se ascritta nel medesimo contesto.
Gipi sorride dietro la macchina da presa
Ma cosa ci troveranno di così strano in me?” - sembra chiedersi “Nuvola” mentre esplora il set con l'aria dell'attrice incallita.
Il suo forte sono le spalle ed il collo dell'attore con cui ha preso una grande confidenza.
Gli mordicchia l'orecchio, lo invita con la zampa.
Ogni tanto si prende gioco dei truccatori e dei parrucchieri sempre pronti ad intervenire, visto che le sue unghie affilate adorano anche la pelle chiara della protagonista su cui lascia ogni volta un autografo molto personale.

Silenzio...grazie...motore...partito...azione!
Un leggero tocco, e scattano le fusa che penetrano il panoramico capace di acchiappare anche il suono più flebile e centinaia di metri di distanza.

“Nuvola" si muove disinvolta sotto la mia guida e attraversa la pellicola con una naturalezza disarmante.
Devo saltare sul tavolino ogni volta...miaooooooo!!! Ma qualcosa di diverso?
L'angolo riservato dell'animal trainer – una sorta di “campo base” per gli animali del set - sembra un parco giochi per animali: ombrellone, trasportino tecnologico, aria condizionata, vaschetta dell'acqua, cuccia morbida su cui rimuginare il prossimo ciack e cibo; quello preferito.
L'assistente è ormai la sua mamma; io quello che la fa giocare.
Miaoooo!!! Il mio gioco preferito!!!

Quando l'ultimo riflettore della settimana si spenge ed il ciack viene riposato dentro la custodia, il silenzio cala sulla location che appare come un registratore in standby.
“Nuvola” si sente persa.
Ma dove sono andati tutti? Voglio il formaggino che mi aveva dato questa mattina l'assistenze di produzione!!!

I giorni passano in fretta; le settimane si rincorrono.
La campagna pisana lascia il posto ai grilli e alla voce notturna del chiurlo.
Nel piazzale dove fino a poche ore prima erano parcheggiati i camion della produzione, tornano le auto in sosta ed i ragazzi a giocare col pallone.

E' in arrivo Schnaps sul set.
Ha già la camera prenotata a pochi metri dalla prossima location.
La sua celebrità ha creato un'aspettativa generale, anche da parte dell'albergatore che promette un giardino personale e una camera all'altezza della situazione. Ma questa è un'altra storia.
La prossima storia...mentre ascolto “Amiga mia” di Alejandro Sanz.

"L'ultimo terrestre" - prima settimana di riprese




Settimana dal 2 al 7 maggio 2011
L'aria di questo set è frizzante.
Molte riprese in notturna nella campagna pisana di fine primavera ed un regista che non avrebbe dovuto essere tale, pur essendolo diventato a pieno diritto e a ragion veduta.
Un grande uomo; un uomo grande.

Idee chiare, spessore e amore profondo per quello che si fa: queste le tre parole chiave del mio lavoro; questo è il cinema che amo fare e che faccio.

No: non vorrei essere in un altro posto se non qui e con questa gente. Dal runner al direttore di fotografia; dall'aiuto scenografo ai ragazzi del reparto sartoria o trucco. Tutti insieme per un unico progetto: ognuno con il suo contributo e con il suo sacco di esperienza da posare su una tavolozza di colori che, prendendo forma, diventerà “l'opera”.
L'opera di tutti: di chi l'ha fatta; ma soprattutto del pubblico che la andrà a vedere.
La magia che esprime ogni lavoro a cui partecipo è evidente e mi penetra dentro; a me come a chiunque altro. Ma questo film viene solfeggiato in modo diverso per la profonda intesa che si è instaurata fin dal primo momento con tutta la troupe; armonizzandosi in “LA”.
Ogni secondo è un piccolo capolavoro; ogni frame un episodio dalle mille sfumature.
Lo dice anche la mia penna mentre, scrivendo, ascolta la colonna sonora di “Giù la testa”.
Buon segno; porta fortuna.

Gli orari impossibili diventano la regola, e tutto scorre lineare, tra un caffè ed un ripensamento dell'ultimo minuto.
"Funziona meglio in questo modo!"
"No...nell'altro!"
"Dammi un cinquemila su quel palazzo per favore... "
"Grazie..."
"Grazie a te..."
Questa è l'aria della mia prima settimana di lavoro su questo set; la stessa che c'è sempre stata fin da quando ho cominciato questo mestiere.
Gatti e cani per me da condurre tra le pieghe della pellicola che ne imprimerà le loro gesta per sempre, fino all'ultimo ciack.

E' sempre stato così...e così sarà